2003
Categorie
Località
Ravenna
Committente
Comune di Ravenna
Programma
Concorso di progettazione: 3° classificato
Concorso di progettazione in due fasi per la realizzazione di un complesso per l'infanzia comprendente asilo nido, scuola materna e servizi comuni
Dimensioni
22.359 m²
Cronologia
2003
L’esposizione alla luce solare durante la giornata è un elemento essenziale nella progettazione di asili e scuole materne; di qui la nostra decisione di articolare spazialmente il complesso scolastico in modo tale da avere le sezioni delle due scuole orientate a sud/sudest. La morfologia dell’edificio è in grado di per sé di schermare i venti freddi da nord e di accogliere le brezze primaverili da sud.
La leggera rotazione del blocco servizi ci ha permesso di ricavare, per ogni lato dell’edificio, gli accessi alle due scuole che, separati dal contatto con la strada, saranno dotati di ampie zone di stazionamento per genitori e bambini.
Il nostro intervento si presenta come un unico edificio, ad un unico livello, con una forma sostanzialmente ad U dove la base è riservata ai Servizi comuni e le due ali sono rappresentate dall’Asilo e dalla Scuola Materna.
L’edificio si “snoda” aprendosi verso il parco, seguendo sostanzialmente l’orientamento sud-sudest delle aule e abbraccia l’area esterna creando tre grandi spazi all’aperto gestibili autonomamente dalle due scuole. Il progetto evita il capriccio e l’arbitrarietà degli edifici “infantilisti” e propone caratteri di razionalità e semplicità lasciando alle molteplici situazioni ambientali un compito educativo.
La disposizione fortemente articolata è espressione diretta della distribuzione interna: tutti gli elementi dell’edificio, pur facendo parte dello stesso organismo architettonico, sono leggibili individualmente. Gli spazi interni in un susseguirsi di piccoli raggruppamenti si aprono verso l’intorno mentre i patii, che si alternano alle classi, funzionano come vere e proprie stanze naturali.
Il sistema delle coperture, generato dall’orizzontalità complessiva dell’edificio, ne segue sostanzialmente lo schema planimetrico distribuendone la tensione su due livelli diversi. Le coperture piane dei blocchi delle sezioni accompagnano lo sviluppo dei volumi retrostanti che, evitando lo schiacciamento prospettico, da un lato, si alzano, si dilatano e si deformano plasticamente alla ricerca della luce dall’altro avvolgono le complessità interne degli spazi comuni.