2005
Categorie
Località
Ravenna
Committente
Comune di Ravenna
Programma
Concorso di progettazione: progetto segnalato
Costruzione di un complesso scolastico comprendente scuola elementare, media, materna, nido palestra e servizi comuni
Dimensioni
7.000 mq
Cronologia
2005
Lo schema planimetrico è pensato per avere in ogni stagione un orientamento ottimale delle facciate rispetto all’irraggiamento solare, riuscendo così ad aumentare il comfort pur riducendo i consumi energetici. L’intento dell’impianto generale muove dalla convinzione di volersi esprimere con chiarezza, misura ed equilibrio evidenti nell’aggregazione delle parti in forme geometriche autonome.
Un sistema “a pettine” gestisce il fronte costruito al centro del lotto e si sviluppa nell’alternanza tra spazi costruiti e grandi patii interni.
Il primo di questi volumi è la grande palestra che con l’area sportiva retrostante rappresenta il limite sud del lotto ed è direttamente accessibile dal centro abitato. La parte superiore del pettine rappresenta invece il complesso scolastico formato dalla scuola elementare e media organizzato su due piani fuori terra.
Nel volume che si attesta tra le due scuole sono collocate l’aula magna, la mensa e la biblioteca. La struttura per l’infanzia composta da asilo nido e scuola materna è localizzata a nord del lotto creando spazi più intimi esclusi dal traffico.
Pur mantenendo ciascuna le proprie peculiarità, elementare e media seguono sostanzialmente lo stesso criterio progettuale: la successione ritmica dei volumi in facciata è leggibile anche nell’articolazione delle piante. Lo schema generale a pettine del complesso è composto fondamentalmente da una lunga stecca in facciata e tre corpi retrostanti : alle estremità sono collocate le scuole, mentre al centro sono concentrati i servizi comuni quali aula magna e mensa (piano terra) e biblioteca (primo piano). Il modello di relazione tra le parti insieme allo schema angolare delle scuole ci permettono di trasportare la natura all’interno dell’organismo architettonico intervallando spazi costruiti con spazi aperti, intesi come parti essenziali della scuola, come vere e proprie stanze naturali. Questo sistema di “aie” interne, recuperando l’immagine legata alla tradizione rurale, è delimitato da diaframmi in laterizio che non solo aiutano a circoscrivere lo spazio ma filtrano visivamente il paesaggio tra il patio e l’area verde retrostante.
Il grande muro in laterizio della facciata laterale della palestra regola la scansione degli elementi successivi: i volumi puri delle aule e della biblioteca poggiano su di esso marcando gli ingressi di ogni singola scuola. L’arretrare e l’aggettare della facciata genera un gioco di luci e di ombre conferendole un gradevole aspetto formale che si aggiunge a quello materico dato dalla convivenza di tre materiali: mattone, intonaco e vetro.
Il muro, che diventa poi un diaframma in laterizio in corrispondenza dei patii generati dagli arretramenti della facciata, continua e avvolge il volume dei servizi comuni. Il fronte nord scandisce quindi il legame tra i due complessi scolastici: il linguaggio architettonico rimane inalterato e l’immagine della scuola risulta uniforme.