2000 - 2001
Categorie
Località
Recanati
Committente
F.lli Guzzini s.p.a.
Programma
Recupero funzionale di villa Tommassini-Massucci
Dimensioni
Cronologia
2000 - 2001
Partendo da una posizione culturale di recupero del bene costruito nella sua interezza , in considerazione della sua unità tipologica significante nel contesto storico agricolo, a prescindere da valori di mera qualità figurativa dei prospetti, ed in consonanza con le indicazioni della proprietà volta al recupero complessivo dello spazio intorno come punto di aggregazione e di riferimento dell’intera fabbrica , si è inteso affrontare il recupero dell’intero complesso nella sua globalità edilizia, includendo i due corpi di fabbrica ed il cortile intorno in una unica lettura architettonica.
Non essendo più praticabile l’antico accesso alla villa dalla statale 77 ne è stato individuato un’altro che valorizzasse lo spazio esterno e che ne permettesse la lettura nonostante l’incombente presenza dei grandi edifici industriali.
Dall’alto ci si arriva con una strada fittamente alberata verso la zona industriale, una piazzola di sosta con parcheggi destinati principalmente ai visitatori del museo permettono di lasciare libera la villa dalle auto.Dalla parte est ci si arriva da una una zona di sosta ampiamente alberata e schermata dai capannoni esistenti, alcuni gradoni sistemati a verde impediscono il parcheggio delle auto a ridosso della villa e permettono una immediata percezione dell’edificio posto ad una quota inferiore del parcheggio.
Il problema dell’accesso al piano primo ed il collegamento verticale in generale è apparso subito il vero nodo della nuova distribuzione .
E’ stata individuata la posizione della scala, capace di mettere in comunicazione i vari piani dell’intero organismo, nel rispetto della tipologia strutturale, senza ulteriori divisioni interne, per una maggiore fruibilità degli spazi.
Parziali affacci a doppia altezza permettono la visione globale degli spazi espositivi. Le capriate in legno delle coperture sono state lasciate a vista.
Il criterio informatore degli interventi sulle facciate sarà quello della sottolineatura della immagine architettonica prevalente dell’edificio, senza peraltro nascondere i successivi interventi di restauro e consolidamento che ne costituiscono la propria storia edilizia .
L’immagine prevalente dell’edificio che vediamo oggi viene a costituirsi nello scorcio a cavallo fra il XVIII ed il XIX sec., con evidenza sul fronte principale di una impostazione architettonica di spiccata linearità neoclassica , ravvivata soltanto nelle cornici delle finestre da spunti decorativi tardo settecenteschi.
Coerentemente con l’analisi storica l’intervento di restauro tenderà alla sottolineatura di questa immagine architettonica prevalente nel prospetto principale , limitandosi ad interventi puramente conservativi e protettivi sugli altri fronti.
Il linguaggio neoclassico dell’edificio è caratterizzato nel prospetto principale dalla sottolineatura della parte muraria centrale .