SCUOLA MATERNA E PIAZZA

2009

Località

Bisceglie

Committente

Comune di Bisceglie

Programma

Concorso internazionale di progettazione

Dimensioni

16.862 mq

Cronologia

2009

Il progetto prevede quattro ambiti d’intervento situati all’interno dell’area: la scuola

materna e la piazza situate al centro, le attrezzature comuni ad ovest, e le attività

sportive ad est, quest’ultime due tangenti alla ferrovia. Si è cercato di individuare un’immagine consolidata nella tradizione locale tramite l’utilizzo di materiali coerenti e geometrie pure caratteristiche dell’architettura del luogo rivisitata in chiave contemporanea.

La sistemazione del verde è una parte fondante del progetto urbano dell’intero quartiere: un’asse verde costituito da pinus-pinea e pini d’aleppo rappresentano l’ideale collegamento tra le quattro funzioni pubbliche facendole comunicare attraverso percorsi pedonali e piste ciclabili in totale sicurezza.

L’ utilizzo di una geometria chiara e riconoscibile, fa in modo che le architetture del quartiere siano facilmente identificabili come architetture pubbliche facenti parte di un unico intervento.

Le funzioni principali sono esplicitate nella composizione stessa dei corpi: nella scuola materna, così come nelle attività sportive. Tali funzioni sono identificabili nella loro differente geometria ma rese simili dal trattamento esterno. Gli edifici sono composti da corpi accostati tra di loro in modo da individuarel’aggregazione volumetrica spontanea tipica dell’architettura storica locale. Forme che derivano da un’aggregazione di geometrie, risultato di un processo compositivo dovuto ai differenti stimoli che l’ambiente le imprime.

L’edificio della scuola materna è composto da quattro corpi principali accostati tra di loro. Ogni corpo principale è a sua volta scomposto in due sezioni didattiche e i relativi spazi per le attività collettive. I volumi della scuola, slittano tra loro generando inaspettati patii interni. Questi giardini da un lato conservano il fascino degli spazi introversi degli orti medioevali, dall’altro moltiplicano i canali visivi aprendosi al paesaggio circostante.

Il modello di relazione tra le parti ci permette in questo modo di trasportare la natura all’interno dell’organismo architettonico intervallando spazi costruiti con spazi aperti, intesi come vere e proprie “aule naturali”. Lo schema planimetrico è pensato, inoltre, per avere in ogni stagione un orientamento ottimale delle facciate rispetto all’irraggiamento solare e all’illuminazione naturale, riuscendo così ad aumentare il comfort pur riducendo i consumi energetici. L’articolazione fra le parti individua l’ingresso principale sul lato della piazza, l’ingresso pubblico è coperto da una pergola in ferro bianco appoggiato su di un setto con un diaframma in cemento bianco. Il setto e la pergola individuano uno spazio nella zona di stazionamento che favorisce gli incontri tra i genitori prima dell’ingresso o dell’uscita della scuola materna, contribuendo all’integrazione dei residenti del quartiere. La particolare morfologia accoppiata e la separazione degli edifici permettono di ricavare zone per le attività all’aperto a 360°, difatti, non solo le sezioni si prolungano con portici utilizzati come aule verdi, ma piante di agrumi e ulivi sono visibili continuamente dall’interno. L’illuminazione naturale di tutta la sezione è garantita, oltre che da ampie finestrature, da aperture dall’alto e laterali.

All’esterno, infatti, è prevista una pavimentazione in legno per svolgere le attività a

 

tavolino, protette da portici. L’area di pertinenza della scuola materna è ben delimitata, sia attraverso la particolare forma del terreno, modellato in modo da schermare acusticamente i rumori della strada, che da diaframmi che filtrano il contatto direttocon l’ambiente circostante. È importante sottolineare come anche la recinzione stessa partecipa alla composizione architettonica del complesso scolastico senza esserepercepita come barriera da entrambe le parti.